Il culto della Madonna d’Itria Il culto della Madonna d’Itria o dell’Odigitria, presente in molte località dell’Italia centrale e meridionale, della Sicilia e della Sardegna, nasce dalla venerazione di un’icona della Madonna, attribuita a S. Luca evangelista, custodita per tanto tempo a Costantinopoli e protetta dai monaci basiliani.Questa icona ha una storia ricchissima, segue in …leggi l’articolo
Un percorso nella storia e nel tempo
Io non so quando ho imparato ad amare il mondo. Forse il tempo è stato il mio maestro per tanti, tanti lunghi anni. E ora negli altri non voglio guastare la paziente opera del tempo che non spiega in un giorno, in un mese, in un anno, ma di anno in anno con toni a …leggi l’articolo
LA LAVORAZIONE DEL FORMAGGIO Da più parti si dice che la soluzione alla crisi che ci sovrasta stia nel recupero dell’economia agro pastorale e della nostra tradizione. Mio padre diceva sempre che l’agricoltura deve affiancarsi alla pastorizia e all’allevamento del bestiame perché ” ua mau sciacqua s’attra e totti e duas si sciacquanta sa facci” …leggi l’articolo
Le patate che si coltivano al mio paese sono le migliori. Non sono di parte, dico la verità. Ce ne sono di due tipi: bianche e rosse. Le patate a pasta bianca sono ricche di amido, sono più soggette a sfaldarsi in cottura; caratteristica che le rende ideali per preparare gnocchi o purè. Se volete …leggi l’articolo
L’edificio sorge all’interno dell’antico tessuto viario di Villamar, disposto su un rialzo di terreno che lo rende autonomo rispetto ai percorsi circostanti che lo delimitano solo per due lati. I due lati perimetrali rimanenti, sono composti invece dai fronti continui di vecchie case.La chiesa sorge quindi isolata all’interno di un quadrilatero molto irregolare.Fu costruita in due …leggi l’articolo
Il 2 febbraio la Chiesa cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù Lc 2,22-39, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era …leggi l’articolo
Il Retablo di Villamar venne commissionato da don Salvatore Aymerich III per una grazia ricevuta: la nascita del figlio Giacomo. Aveva commissionato il Retablo al pittore Pietro Cavaro, figlio d’arte di una famiglia cagliaritana, che aveva bottega nel quartiere di Stampace. L’aveva dedicato alla Madonna del latte, onorata nell’iconografia delle Madonne della tenerezza, il cui …leggi l’articolo
Osservando la facciata, notiamo subito i segni di cambiamento avvenuti nei secoli. Visibili le tracce di una prima chiesa risalente al periodo romanico pisano ( XIII sec. ), venute alla luce in seguito ai lavori di restauro.Notiamo la porta con l’architrave a lunetta e fori che contenevano le formelle in ceramica dipinte.Osserviamo ora il cornicione: ci …leggi l’articolo
Arrivando da Furtei, dalla SS 197, raccolto intorno a una torre campanaria, Villamar ti appare al centro di un’ampia area pianeggiante lievemente ondulata, dove da antica memoria abbonda la coltivazione del grano, la pastorizia e l’orticoltura.In lontananza, colline mammellari tipiche della Marmilla, di conformazione geologica del Miocene che includono, a strati, vari fossili.All‘ingresso, nella via Roma, …leggi l’articolo
Ci sono a Villamar delle antiche case che evocano ricordi di storie lontane. Sarà fantasia oppure realtà, ma se ne parla con il sorriso sulle labbra, senza paura, senza imbarazzo. Anche quando si parla di spiriti. Si racconta che in una casa gli spiriti avevano preso dimora e non volevano sentir ragioni di sfratti e …leggi l’articolo