S’imballatrici
Dietro le quinte
Lavorare con gli altri è sempre un’opportunità di crescita, perché devi trovare una linea condivisa sul modo di procedere e perché devi tener conto della specificità del lavoro dell’altro senza perdere di vista il tuo. Nel lavoro sul libro “ Gente di casa storie di vicinato “ Giannetto Montixi si definisce “ copista “ perché lui trasferisce in un libro il documento che gli viene affidato. Io invece gli dico che è un’imballatrice, perché lui in una mattina mi aveva impaginato quello che avevo scritto in decine di anni.Altro particolare del lavoro sono i caporali, i segni di punteggiatura nei dialoghi. Io usavo indifferentemente trattini, virgolette alte e altre virgolette, perché nei tasti del computer non trovavo il segno giusto, per cui dovevamo trovare una regola valida per tutto il testo. Abbiamo concordato per i “ caporali “ che possono al loro interno ospitare trattini e virgolette alte. Altro punto di discussione è stata la giustificazione della scrittura nella pagina per una questione di estetica.Tutto questo è riassunto nella poesia “ S’imballatrici “ che gli ho dedicato.
A Giannettu Montixi
no faidi a ddu fidai,
ca poesiasa e contus
si ponidi a imballai
e prestusu a sa stampa
ci ddus oidi pottai
ca liburettus
penzada de ndi bogai.
A guardia de tottu
ponidi caporalisi
poi controllada
chi tottu torra parisi.
FORZA PARISI