La potenza della preghiera
tutto il giorno, mamma. Ti chiedevo:
“Mamma, come hai fatto a guarire da un tumore?”
A dispetto di quelli che dicevano
che non c’era nulla da fare,
tu hai tirato fuori tutta la tua grinta:
hai lottato e hai vinto.Dimmi, mamma,
dove hai trovato tutta questa forza?
Forse volevi continuare a fare la mamma,
non avevi troppa fiducia in noi
che scordavamo di mettere la pentola al fuoco al tempo giusto
“ Ma, ita seisi penzendu? No dda poneisi sa pingiada?”
Dovevi vivere per ricordarcelo!
E hai continuato a dircelo ogni giorno,
fino all’età di novantasei anni!
Dimmi, mamma,
è stato l’amore per noi
o il nostro amore per te
a farti guarire.
Oppure la tua fede…
Oppure c’è di mezzo qualche santo?
Ne avevi tanti santi protettori.
Ce n’era uno che ti salvava le tazze
quando ti scivolavano dalle mani:
“ Sant’Antoi! ”
Ed erano del santo i meriti se la tazza non si frantumava,
e se non era così l’invocazione era arrivata in ritardo.
Poi avevi due sante
che curavano le distorsioni insieme ai tuoi massaggi.
Non ce l’avevi mai detto,
ma sicuramente qualcuno c’era
che ti aiutava combattere il tumore.
Mamma, ancora quel male si abbatte sulla nostra casa
e bussa alla nostra porta.
Non farlo entrare, mamma,
usa tutte le precauzioni che sai,
metti spranghe alle porte, sbarragli il passaggio,
fagli fare inversione di marcia.
Come hai fatto per te,
lotta ancora per noi,
perché nessuno abbia la tentazione di cedere,
perché oggi io so
che è l’amore che vince sempre
che è stato l’amore
la tua più potente arma.